Chiara Bolognino e Peppe Fiorillo sono da sempre due ragazzi appassionati di birra, cresciuti e vissuti a Bagnoli, nella ex zona industriale occidentale della città, quella dell’Italsider per capirci, storia del lavoro operaio nella Napoli fino alla fine degli anni 80.
 
L’Italsider di Mi Manda Picone, film comico ma allo stesso tempo amaro su quello che è stata l’industria nella nostra città. Bagnoli è un quartiere operaio ma da sempre incubatrice di sogni e
sognatori. Quasi a voler trasmettere un fuoco, il fuoco che cova sotto la terra dei Campi Flegrei.
Quella terra che già in epoca romana era la meta dell’ otium dei patrizi, quelli ricchi e potenti.
Dicevamo di Chiara e di Peppe, lei archeologa in una terra ricca di testimonianze, lui barman e grande bevitore.
Appassionati di birra, cominciano a farla in casa, si, sono stati homebrewers, come gran parte dei
birrai che in Italia hanno dato vita ad un movimento oramai riconosciuto ed apprezzato a livello mondiale.
Fare la birra in casa non è un hobby per fighetti, ti devi fare il mazzo, comunque.
E loro se lo sono fatto, passando mesi a sperimentare, portando i loro prodotti ai concorsi, a farli assaggiare.
Errore dopo errore imparano a fare la birra bene, la fanno buona e allora nasce spontaneo il desiderio di fare qualcosa in più, di fare il salto, di fare di questo sogno il loro lavoro.
E’ l’inizio del 2016 quando a Bagnoli il Birrificio Flegreo inaugura, in una bellissima ed affollatissima
serata, il suo locale, concepito per bere le birre del birrificio e quelle ospiti, si perché Chiara e Peppe hanno sempre cercato sinergie e confronti con altre realtà produttive non restando intrappolati nella gelosia per le proprie “creature”.
Ho un bellissimo ricordo di quella serata, e lo testimonia anche il mio “ditone” fasciato!
 
Il locale in brevissimo tempo diventa un autentico punto di aggregazione per la comunità locale, la
passione per la birra richiama appassionati e richiama tifosi del Napoli perché anche i proprietari lo sono ed alla squadra di calcio dedicano anche una delle loro birre.
 
Oltre a questo vengono ospitati corsi di homebrewing e vengono tenute degustazioni guidate.
 
Il birrificio Flegreo produce quattro tipologie di birra le ho assaggiate per voi ed ho pensato a degli abbinamenti gastronomici partenopei!

KUMATA  E’ una Scotch Ale bellissima nell’aspetto. Il colore rossastro è brillante come un tramonto sul Golfo e la schiuma è soffice e di color nocciola. Al naso ci arriva malto caramellato ed una legnosità torbata. La stessa la ritroviamo in bocca e che si fonde bene con la dolcezza di biscotti al burro. Il corpo, rispetto allo stile è più leggero, si fa bere bene e lascia una bocca buona e pulita. L’abbinerei bene ad una pizza salsiccia e friarielli ma anche ad una zuppa di fagioli e scarole.

 

BAGNOLI 80124 Non poteva che esserci il CAP del Birrificio nell’etichetta di questa IPA, le birre del momento, amare di luppoli intensi, a volte anche troppo. Al naso la schiuma bianca e abbondante regala un bel mix di resina, agrumi e frutta tropicale ma nel bicchiere, fortunatamente, l’amaro non è così aggressivo come in altri esemplari dello stile lasciandosi bere con una certa tranquillità e stuzzicando il palato con il mix fruttato già descritto in precedenza insieme ad una leggera punta pepata. Questo amaro così ben delineato secondo me la renderebbe ideale con uno dei piatti tipici della nostra cucina ovvero la zuppa forte di soffritto.

WAIASSEN  Il nome richiama per assonanza la Weizen, tipica birra di frumento tedesca, e la vaiassa ovvero la donna napoletana, popolana e a volte eccessiva. Sull’etichetta il battipanni, strumento di punizione infantile delle vecchie generazioni J. Dicevamo la birra è una weizen, fatta secondo criterio, bel colore dorato, con schiuma abbondante e persistente e che ti fa il baffo. Al naso c’è tutto quello che ti aspetti, la banana matura ed i chiodi di garofano. In bocca è fresca, granulosa e bilanciata: il dolce del malto contrasta bene la luppolatura leggera che resta specie nel finale. Ottima bevuta, da accompagnare secondo me ad un fiordilatte dei Lattari piuttosto che una frittura di cicinielli.

LA DIECI  E’ la maglia di Diego. Non occorre specificare altro. Il colore azzurro dell’etichetta richiama i colori della nostra squadra del cuore ed il cuore di Diego, il re, che sapeva essere anche operaio! Prima era una Golden Ale ma Chiara e Peppe hanno recentemente cambiato ricetta dando vita a questa Saison dalla schiuma candida e profumatissima che colpisce per l’elegante nota di coriandolo fresco. In bocca un piacevole equilibrio tra crosta di pane e agrumi leggeri che arricchiscono l’amaro in maniera davvero piacevole. Potrebbe essere una birra a tutto pasto e secondo me sta benissimo su una pasta e fagioli di quelle serie, quelle con i pezzetti di prosciutto oppure con una grande pasta e patate e provola.

 
 
Birrificio Flegreo
Via Ilioneo, 48 – 80124 Bagnoli (NA) Italia
+39 331 8686090 | +39 329 8168766 | chiarabolognino@gmail.com
Credit Fotografici:
Foto 1/3/4 di Gabriella Alinei
Foto 2/5/6/7/8 Alfio Ferlito
 

Alfio Ferlito

Fisico per formazione accademica, curioso di natura, tra i suoi tanti interessi da oltre quindici anni quello per la birra di qualità, in tutte le sue sfaccettature. Degustatore, giudice in concorsi,...

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