Aperitivo al tramonto tra i filari del Vesuvio: l’esperienza unica di Vigna delle Rose
C’è un luogo, alle pendici del Vesuvio, dove il tempo sembra rallentare e il sole sciogliersi nell’oro del tramonto e dove ogni dettaglio racconta questo legame profondo che si è creato con la terra e con la bellezza. Ci troviamo a Vigna delle Rose, il progetto enoturistico di Casa Setaro a Trecase, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio. Qui, dove il vulcano incontra il mare e le vigne si perdono all’orizzonte, si è celebrata una serata speciale: un aperitivo in vigna al tramonto, pensato per accogliere gli ospiti tra sapori, profumi e panorami che restano impressi nella mente, in maniera quasi indelebile.
Ad accoglierci c’era Massimo Setaro in persona: guida dell’azienda e custode di una viticoltura eroica e identitaria, che affonda le radici in suoli vulcanici generosi, coltivati in biologico e abitati da vitigni autoctoni come Falanghina, Piedirosso e l’unicissimo Caprettone, uva rara che cresce solo su questi crinali. Nei calici, vere eccellenze: il Lacryma Christi del Vesuvio Doc reinterpretato con eleganza e soprattutto lo spumante Metodo Classico da Caprettone, nelle versioni Brut e Brut Nature — prima spumantizzazione mai realizzata sul Vesuvio, sintesi perfetta di freschezza, mineralità e carattere.
Ma la bellezza di questa esperienza non si è fermata al vino perché a rendere ancora più piacevole la degustazione abbiamo trovatouna selezione di finger food firmati dallo chef Pierpaolo Giorgio, interprete brillante della tradizione campana in chiave contemporanea. Tra le proposte: bocconcini di tonno crudo con patate lesse fagiolini, crostini con mousse di legumi e croissant salati ai cereali ripieni di pancetta arrotolata, tutti serviti con eleganza e creatività.
L’atmosfera si è fatta via via più raccolta, complice la luce che sfumava e la musica live che accompagnava la serata.
A rendere ancora più suggestiva l’esperienza è stata la scoperta delle strutture ricettive del luogo: un albergo diffuso ricavato da antichi palmenti e magazzini agricoli, oggi rinati in camere eleganti immerse nel verde, alcune affacciate sul mare, altre sul vulcano, fino alla suite con jacuzzi privata. Completano l’offerta una piscina con solarium e spazi panoramici per momenti di quiete, relax o meditazione, sempre accompagnati da un buon calice.
Vigna delle Rose non è solo un luogo dove dormire o mangiare bene: è un modo di vivere il territorio, di respirare la storia millenaria che lega la viticoltura alla cultura vesuviana, di ascoltare il silenzio della natura e riscoprire un ritmo più lento, più vero.
Tra archeologia, natura, gastronomia e accoglienza autentica, Vigna delle Rose si conferma una delle realtà più affascinanti della nuova ospitalità vesuviana. E il tramonto tra i filari — con il vino giusto in mano — ne è forse il modo più poetico per lasciarsene conquistare.