Alessandro Provenzano, titolare di Alda, acronimo che sta per Antiche Lavorazioni Dolci Affini. Ha ereditato l’azienda di famiglia (pasticceri e gelatieri da tre generazioni) dal padre Carlo. E’ un giovane imprenditore, innovativo, creativo e rispettoso delle tradizioni.  Ha più di venti marchi registrati, frutto di un percorso di continua ricerca e sperimentazione, tra materie prime di altissima qualità e memoria del territorio . 

Lo abbiamo intervistato:

Quale è la storia di ALDA?

ALDA è il racconto di tre generazioni di mastri pasticceri che hanno segnato la storia dolciaria del mio paese (Tuglie) e che si sono espressi nel territorio della mia provincia che si affaccia su due incantevoli mari. Ogni generazione ha portato la sua testimonianza in tutti i diversi settori del mondo delle dolcezze, ed io oggi ne sento il calore e la passione che mi è stata tramandata alla quale porto rispetto e gratitudine.

Avete una lunga storia, oggi cosa siete diventati?

Non si diventa è un continuo divenire, si continua un’opera e la si migliora sempre, mettendoci il cuore la testa e la costante dedizione. Mi piace pensare che la storia di un’azienda o di una tradizione famigliare non si ferma sull’uscio dell’oggi, ma sia una continua staffetta che onora il testimone avuto in custodia.

Quali sono i vostri prodotti?

La nostra produzione si ispira alla storia della nostra terra ( Divini Amori, L’Agnello in pasta di mandorle, “La Copeta”, il Pancotogno) ma abbiamo perfezionato antiche ricette innovandole con nuove proposte (registrando 20 nuovi prodotti nel corso degli ultimi 25 anni che commercializziamo in 11 Nazioni). L’innovazione massima è la Linfa di Mandorle, di cui vado particolarmente fiero.

Qual è il legame col vostro territorio, la Puglia?

Il legame è totale, imprescindibile e ancestrale. In primavera, quando il fiorire dei mandorli è un florilegio di profumi e colori e la natura si appresta a ripartire, capisci quanto la fortuna e la delizia di nascere e vivere in questo posto sia un valore da difendere in tutti i contesti e in tutte le declinazioni.

La Linfa di mandorle, ci racconti di cosa si tratta e come bisogna usarla.

“Nutrirsi Dissetandosi”. L’obiettivo è stato di dare il giusto valore a questo frutto meraviglioso e sottrarlo all’umiliazione dell’utilizzo distratto e annoiato. La Linfa è la mandorla nella sua interezza, non solo bevanda dissetante, ma anche nutriente e salubre da poter bere semplicemente diluita con acqua o da utilizzare in molte preparazioni. Si è ridotto al minimo l’apporto dello zucchero trasformando la mandorla a basse temperature per non depauperare i suoi preziosi nutrienti. Innovazione nella tradizione. Il rispetto del territorio parte dal rispetto dei frutti, delle persone dei luoghi dove si ha avuto la fortuna di esistere. In onore di chi ci ha preceduto e di chi verrà dopo di noi.

Antonio Savarese

Ingegnere gestionale, sono un Project Manager in Enel Italia nella funzione System Improvements. Da piu' di 15 anni svolgo attivita' come giornalista freelance e consulente di comunicazione per alcune...

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