Ci sono storie che non parlano solo di vino, ma di vita, scelte coraggiose e ritorni alle origini. Quella di Mario Notaroberto e della sua cantina Albamarina è una di queste. È la storia di un uomo che ha trasformato il successo costruito all’estero in una nuova avventura, riportando nel Cilento la sua esperienza e la sua visione internazionale.
Albamarina non è solo un’azienda agricola: è un progetto che racconta un territorio attraverso i suoi vigneti, unisce tradizione e innovazione e mette al centro la qualità, la cultura e l’identità locale. Dietro ogni bottiglia trovi lavoro, studio e amore per una terra generosa, spesso poco valorizzata.
Se ami scoprire storie autentiche, vini che parlano del loro luogo di nascita e persone che non hanno paura di mettersi in gioco, questo viaggio nel cuore del Cilento fa per te.
1. Chi è Mario Notaroberto: dal ristoratore al vignaiolo
1.1 L’infanzia e i primi passi a Napoli
Il cammino di Mario Notaroberto comincia presto. Cresce in Campania e coltiva un forte legame con la natura. A 19 anni si trasferisce a Napoli per studiare agraria. È un seme che germoglierà più avanti e diventerà base per il suo ritorno alle radici.
L’università gli apre la mente: capisce il valore della terra, delle scelte agronomiche e della gestione sostenibile. Ma la sua strada non è lineare: ama le sfide e sa reinventarsi.
1.2 La scelta di partire: l’avventura in Lussemburgo
Nel 1984 prende una decisione coraggiosa: lascia l’Italia e si trasferisce in Lussemburgo. Cambia lingua, cultura e lavoro. Inizia come contabile, poi la passione lo spinge verso la ristorazione, dove può unire sensibilità, precisione e spirito imprenditoriale.
2. Il successo nella ristorazione internazionale
2.1 La nascita della Trattoria dei Quattro
Insieme a tre amici apre la Trattoria dei Quattro. Entra come finanziatore, ma presto guida il progetto con visione e pragmatismo. La cucina italiana genuina conquista il pubblico e il ristorante diventa un punto di riferimento. Nel 1997, separatosi dai soci, prosegue da solo, mantenendo nome e stile.
2.2 La passione per il vino e il premio europeo per la miglior carta
Gestire un ristorante di qualità significa conoscere il vino. Mario costruisce una carta ricca e coerente, curata ogni giorno. Nel 2006 arriva il riconoscimento: miglior carta dei vini d’Europa tra cinquanta ristoranti selezionati. È la prova della sua competenza e della sua visione enologica.
Per anni la cantina del locale conta oltre 600 etichette. Nel 2016 decide di chiudere il capitolo ristorazione e tornare in Italia per dar vita alla sua cantina.
3. Il ritorno in Italia: il sogno di Albamarina
3.1 L’acquisto dei terreni e la fondazione dell’azienda
Tra il 2008 e il 2011 investe in terreni nel Cilento. Nasce così Albamarina. All’inizio l’idea è una piccola realtà familiare. Poi la passione prende il largo e il progetto cresce.
3.2 I primi vigneti e la nascita della cantina
Da pochi filari a quasi dieci ettari. Nel 2013 esce la prima bottiglia Albamarina. Oggi la cantina produce circa 25.000 bottiglie all’anno, con un’attenzione costante alla qualità e al rispetto del territorio.
4. I vini di Albamarina: espressione autentica del Cilento
La gamma Albamarina rispecchia l’identità cilentana. Trovi Fiano in purezza per i bianchi e Aglianico per rossi e rosato. La firma è chiara: pulizia, equilibrio e forte legame con il mare e le colline.
4.1 I bianchi: Fiano in purezza
- Valmezzana – Cilento Fiano D.O.P.: fresco e minerale, con buona struttura. Perfetto con pesce, crudi di mare e cucina mediterranea.
- Primula – Fiano I.G.P. Paestum: floreale e fruttato, elegante e versatile. Ideale con verdure, formaggi freschi e primi piatti leggeri.
4.2 I rossi: la forza dell’Aglianico
- Agriddi – Aglianico D.O.P. Cilento: intenso, tannino fine, lunga persistenza. Da carni rosse, selvaggina e piatti strutturati.
- Futos – Aglianico I.G.P. Paestum: più immediato e moderno, unisce bevibilità e carattere. Ottimo con salumi, primi saporiti, griglia.
4.3 Il rosato: eleganza e freschezza
- Maricinè – Rosato di Aglianico I.G.P. Paestum: fresco, fragrante, dal timbro mediterraneo. Perfetto per aperitivi e cucina estiva.
4.4 Ricerca e vitigni autoctoni cilentani
Albamarina investe nella ricerca e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni. La famiglia Notaroberto ha messo a disposizione un appezzamento di terreno per un progetto con l’Università Statale di Milano – Facoltà di Agraria, guidato dal prof. Attilio Scienza.
Il programma prevede l’impianto di un centinaio di viti sperimentali, su circa cinquanta varietà storiche del Cilento. Ogni tipologia viene microvinificata per valutarne il potenziale e selezionare le viti più adatte a definire un genotipo tipicamente cilentano.
5. Le sfide della viticoltura indipendente
5.1 Prezzo contro qualità
Fare vino di qualità richiede tempo, competenze e investimenti. In alcuni mercati il prezzo viene ancora prima del contenuto. Albamarina segue una strada chiara: scegliere la qualità, spiegare il lavoro dietro ogni bottiglia e costruire fiducia nel tempo.
5.2 Cultura enologica nel Cilento
Il territorio ha un potenziale enorme. Crescere significa promuovere degustazioni guidate, formazione e collaborazione tra produttori e ristoratori. La cultura del vino è un bene comune.
6. Albamarina tra mercati locali e internazionali
6.1 Distribuzione in Italia
Il mercato nazionale può essere complesso per le piccole cantine, anche per via di contratti di esclusiva e dinamiche distributive. La priorità è puntare su canali che rispettano il valore del prodotto e su rapporti diretti con i clienti.
6.2 Il legame con il Lussemburgo e l’estero
Una quota importante delle vendite arriva dal Lussemburgo, luogo chiave nella storia personale e professionale di Mario. L’estero rafforza la reputazione del marchio e apre nuove opportunità al Cilento.
7. Visione e progetti futuri di Albamarina
7.1 Cantina moderna e accoglienza
La visione include una cantina efficiente e aperta ai visitatori: sala degustazione, vista sui vigneti, percorsi didattici. L’obiettivo è farti vivere l’esperienza dalla vigna al calice.
7.2 Agriturismo ed enoturismo
L’idea di agriturismo completa l’offerta: soggiorni brevi, cucina del territorio, camminate tra i filari e tasting guidati. Così il ricordo della visita diventa relazione duratura con il brand.
8. Il valore del territorio: far crescere il Cilento attraverso il vino
Se cresce il territorio, cresci anche tu come produttore, ristoratore e viaggiatore. Albamarina incarna questa visione: collaborazione, tutela del paesaggio e promozione dei vitigni autoctoni sono la base per uno sviluppo sostenibile del Cilento.
La storia di Albamarina parla di coraggio, radici e qualità. Dal Lussemburgo al Cilento, dalla sala del ristorante ai filari, il filo rosso è la cura per i dettagli. Ogni bottiglia è un invito ad ascoltare il territorio e a portarlo a tavola, con rispetto e gioia.
FAQ
1) Dove si trova l’azienda Albamarina?
Albamarina si trova nel Cilento, in Campania, tra colline e mare, in un’area dalla forte identità enogastronomica.
2) Quali sono i vini più rappresentativi?
Valmezzana (Cilento Fiano D.O.P.), Primula (Fiano I.G.P. Paestum), Agriddi (Aglianico D.O.P. Cilento), Futos (Aglianico I.G.P. Paestum), Maricinè (Rosato di Aglianico I.G.P. Paestum).
3) Che cos’è la Rappiccola?
È un vitigno autoctono cilentano recentemente riconosciuto, al centro di studi e valorizzazione per il suo potenziale nei rossi di carattere.
4) Quante bottiglie produce Albamarina?
La produzione è di circa 25.000 bottiglie all’anno, su più etichette.
5) Albamarina vende anche all’estero?
Sì, il Lussemburgo è uno dei mercati principali, insieme alla vendita locale nel Cilento.
6) È possibile visitare la cantina?
Sì, sono previste visite e degustazioni. L’obiettivo è offrirti un’esperienza completa tra vigne, cantina e calici.
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