La Pizzeria Basilicò è diventata un punto di riferimento a Messina per gli amanti della pizza riconducibile alla tradizione partenopea. Il titolare si chiama Basilio Machì, il quale ha affidato il suo locale al cugino pizzaiolo Andrea Pellegrino, 29 anni.  

La pizza di Basilicò è realizzata con i migliori ingredienti di prossimità e una bella varietà di impasti, dal classico al multicereali, all’evolutivo. Il cornicione è alto, sfiora i due centimetri, è ben alveolato. La scelta del topping è interessante con sapori ben equilibrati e definiti e materie prime di ottima qualità. Il menù è molto ricco e prevede le montanare, dalle più semplici alle più farcite, bruschette, fritti, degustazione di salumi e formaggi, pizze classiche, gourmet, pizze fritte e ripassate in forno. Sempre disponibili le pizze senza glutine. Oltre alle birre è possibile scegliere anche tra una carrellata di vini siciliani.

Lo spazio interno del locale è ben organizzato, moderno e curato, con cucina, banco da lavoro e forno a vista. I coperti sono circa sessanta, che raddoppiano grazie al dehors all’esterno. 

Andrea Pellegrino, a quando risale l’apertura della Pizzeria Basilicò?

La Pizzeria Basilicò nasce il 21 ottobre 2019 dall’idea di portare una pizza di eccellenza preparata secondo la tradizione napoletana nella zona Sud di Messina, a Santa Margherita. L’offerta è per i palati più esigenti e curiosi. Così, oltre alle varie pizze tradizionali e gourmet, sono molto apprezzate le pizze fritte e ripassate in forno, una vera novità per Messina.

Prima di approdare qui, quali sono state le tue principali tappe di crescita professionale?

Dopo il diploma all’alberghiero iniziai a fare gavetta al nord Italia e all’estero, soprattutto in Germania con esperienze a Monaco e Berlino. Ho frequentato tantissimi corsi di perfezionamento, anche con il maestro pizzaiolo napoletano Enzo Piedimonte. Dopo un’esperienza con Rosso Pomodoro a Messina, ho deciso di cominciare quest’avventura con Basilicò, occupandomi di forniture, impasti e soprattutto menù.

Cosa ci puoi dire in merito alle tipologie di impasto e alla lavorazione fatta?

Le tipologie di impasto, oltre a quello classico, sono quattro: cereali, integrale, senza glutine e poi un impasto del giorno che varia sempre. La lavorazione dell’impasto viene fatta 24 ore prima. Poi l’impasto matura in frigo altre 24 ore. Quindi, viene spezzato e messo a lievitare per altre 24 ore.

Come varia il menù durante l’anno? 

Il nostro menù è stagionale e utilizziamo sempre ingredienti freschi. Mettendo nelle nostre pizze i sapori estivi, autunnali, invernali e primaverili, la pizza varia sempre.

Basilicò propone sette versioni diverse di “Margherita”. In base a cosa si distinguono?

È vero, ci sono sette versioni di pizza Margherita presenti nel nostro menù. Come cambia la pizza? Cambia in base al tipo di pomodoro: pomodoro pelato bio, pomodoro rosso saltato in padella, pomodoro datterino rosso o datterino giallo, pomodoro del piennolo. Così come cambia in base alla mozzarella, dal fior di latte a quella affumicata, dalla mozzarella di bufala alla stracciatella. In alcune versioni c’è il perlage di basilico.

Qual è il feedback del popolo siciliano nei confronti della pizza in stile napoletano?

Il feedback siciliano cambia in base alla personalità del cliente. Non tutti amano, per esempio, una pizza senza la salsa di pomodoro, ma c’è a chi piace cambiare e sperimentare sempre, gustando anche le pizze più innovative.

Quanto studio occorre per riuscire nella ricerca dei contrasti in una pizza?

Lo studio è molto, ma a volte l’immaginazione è quella che serve. Proviamo e riproviamo nuovi abbinamenti al fine di riuscire a trovare l’equilibrio perfetto dei sapori.

Progetti da concretizzare in futuro?

I progetti sono tanti, ma non vi svelo ancora niente, con la speranza che si possano realizzare in questi tempi incerti. Le continue chiusure dei ristoranti a causa della pandemia non ci fanno dormire sonni tranquilli, anche se abbiamo lavorato moltissimo con l’asporto.

Pietro Bruno

Pietro Bruno

Classe 1994, laureato in “Media, comunicazione digitale e giornalismo” presso la Sapienza Università di Roma. Nel 2017 ho pubblicato il mio primo saggio “È il tempo della radio in TV” (Guida),...

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