Non stiamo troppo a raccontarcela: le feste comandate sono utili e belle.

Anche se ci “stressano”, quando pensiamo che “io odio le feste comandate” bisogna tenere a mente che, di qui a 60 anni, guardandoci indietro le prime cose che ci verranno in mente alla voce “felicità” sono i Natali, le pasquette, le feste di capodanno, i Ferragosto e poi anche qualche spiaggiata improvvisata tra una festa calendarizzata e l’altra.

Se esistono da secoli in tutte le culture è ovvio che c’è un motivo. 
Quindi rassereniamoci e pensiamo che “da grandi capiremo” laddove proprio facciamo fatica a godercele adesso.

Probabilmente, delle feste comandate e in particolare del Natale, quello che crea scompensi emotivi e ansia non è il giorno della festa in sé ma la mala gestione di quel che la precede. Dalla ricerca dei regali alla preparazione di pranzi, cene, cenoni ecc.  

Se pensi che ci sia qualcosa di vero in questa premessa e soprattutto in quest’ultima frase, ecco una lista di consigli (Ah, quanto ci piacciono le liste di consigli) per non farsi rovinare una festa così bella dalla gestione poco saggia dei suoi preparativi e della sua attesa.

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#1 – Regali

Partiamo dal primo complesso punto, la scelta/acquisto dei regali. 
Il motivo per cui i regali sono un cruccio non è solo questione di soldi, ma di tempo e impegno (e spesso siamo carenti sia di tempo che di soldi, e ci resta solo l’impegno).

Partiamo con un trucco pratico per semplificare la faccenda.

Prima di buttarti nel traffico di mercati e supermercati, mercatini e quant’altro, fai una lista delle persone cui vorresti/dovresti fare un regalo dividendo il foglio/file in due colonne.

In una si scrive il così detto LIVELLO DI VICINANZA 1: la lista delle persone per te fondamentali, dalla famiglia agli amici più intimi. Se lavori bene di concetto, memoria e auto analisi riuscirai a non includere più di 7-10 soggetti.

Nella seconda colonna inserisci il LIVELLO DI VICINANZA 2, con amici e conoscenti cui vuoi bene ma che non rientrano nella sfera 1.

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Ora, gestisci come vuoi la colonna 1, cercando per ognuno un regalo che implichi impegno, domande, analisi della persona ecc. (su come rendersi più semplice anche la realizzazione di questi regali, vedere il punto #2) 

Per la colonna 2, prepara qualcosa di semplice e carino ma simile per tutti. Insomma, fai un unico sforzo creativo per un gruppo notevole di destinatari.  

Esempio: hai 25 persone nella colonna 2? Prepara un cesto con 25 pacchettini o scatolette regali (70 cent cadauna) con un oggetto simbolico per il puro piacere di scartare un regalo, dal rossetto al portachiavi. 
Oppure, come abbiamo scritto nell’articolo “Soluzioni Rock per chi è immune alla magia del Natale” 

Regala consigli (in)utili:  

Istruzioni: Acquista bustine per bigliettini. 

Bevi un paio di calici di vino buono.

Inizia a scrivere consigli utili ma non troppo, possibilmente divertenti. Massime di saggezza. Citazioni dai tuoi libri preferiti. Fai un po’ tu…

Quindi appendili all’albero o mettili in un elegante cesto vicino la porta di casa con l’indicazione “un consiglio per il tuo 2017”.

#2 – Traffico

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Ora, veniamo ad un punto nodale, l’elemento cardine che abbassa la qualità del Natale, come del Ferragosto. Un aspetto che fa salire il nazismo persino al Dalai Lama e che è il principale responsabile del non riuscire affatto ad essere più buoni a Natale: il traffico!

Partiamo dai preliminari: devi fare dei regali (magari quelli per la colonna A del punto #1)?

Metti il pigiama (possibilmente quello di pile, impresentabile, quello con gli orsetti killer o simili). Indossa pantofole comode ma brutte, prendi un plaid e cerca il divano più comodo. 
Quindi acquista on line e aspetta che i pacchi ti vengano recapitati a casa o, se proprio non vuoi neanche aprire la porta per paura che entri freddo, falli recapitare a casa del destinatario.

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Ti mancano idee? Esistono dei siti e della App dalle quali puoi ordinare regali personalizzati come magneti con tue foto (anche prese in automatico da Instagram), cover del cellulare sempre con immagini tue o scelte da te che arrivano direttamente a casa del destinatario o all’indirizzo di fatturazione.

#3 – Acquista i nostri cesti e vini (senza spese di spedizione).

#4 – Cenoni, pranzi, cene

Se pensi alla dieta, il futuro ti darà torto. Tra 60 anni non penserai a quanto eri in forma nel lontano 2017 ma a quanto erano buoni i manicaretti della zia Maria. Quindi colleziona ricordi, grassi saturi e sii felice. (oppure vai al punto #6)

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#5 – Capodanno

Che si fa a Capodanno? Ce lo chiedevamo o ce lo chiedevano già dal 1 settembre, e noi ci siamo ostinati a non pensare alla risposta?

Keep calm. 
Serve solo una casa e un file xls in cui ognuno indica che cosa porterà. 
Piano B: cerca su google CENA CAPODANNO A DOMICILIO  e ti si aprirà un mondo! Costicchia un po’ farsi portare la cena a casa la sera del 31 dicembre, ma a conti fatti sarà solo qualcosa in più (o qualcosina in meno) rispetto alla tradizionale spesa totali di un cenone.

#6 – Andare a fare gli auguri… a piedi 
(perchè la strada per il Nirvana si percorre così)

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Ok, andare a fare gli auguri di casa in casa può essere faticoso e impegnativo. Ma… non credi che questa cosa degli auguri su WhatsApp ci stia sfuggendo di mano? 

Facciamo così: per pareggiare i conti con i sensi di colpa post pranzi e cene, trova uno o due pomeriggi in cui recarti a piedi o in bici a fare gli auguri ai tuoi cari (ovviamente se non ci sono di mezzo tangenziali e autostrade da percorrere).

Scarica una App che ti dice quante calorie hai consumato o un contapassi. Questa pratica può dare molte soddisfazioni: per un metabolismo normale, per ogni ora a piedi ti sarai guadagnato una nuova fetta di panettone!

Vuoi scommettere che dopo aver provato deciderai di andare a fare gli auguri di natale ai tuoi cari anche negli altri giorni dell’anno?  

 

Luigi Cristiani

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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